top of page
  • Black Icon YouTube
  • Linkedin

Le 5 cose da sapere per distinguere una cintura in pelle da una in sintetico

  • Writer: Daniel Giaconia
    Daniel Giaconia
  • Apr 8, 2021
  • 12 min read

Cinquemila e cinquecento. 5500.


Questa è l’età della scarpa in pelle più antica mai ritrovata al mondo.

Scoperta all’interno di una grotta nella provincia di Vayotz Dzor in Armenia e conservata nel Museo Nazionale di Storia di Erevan, non solo è la scarpa in pelle più antica ritrovata al mondo ma anche uno tra i reperti in pelle più antichi.

E tutti gli studiosi del mondo hanno gridato al miracolo.

ree

Infatti, normalmente gli oggetti in pelle (cinture comprese) possono durare fino a 100 anni, ovviamente se prodotti con pelli di ottima qualità e ottima concia e conservati con cura.


E capisci bene che tra 100 e 5500 la differenza è abissale.


Ma perché ti ho portato in Armenia?


Perché essendo io un pellettiere ci tengo a far percepire quanto la pelle sia un materiale prezioso, che va rispettato.

Nella mia carriera ho assistito più di una volta a scene in cui la scelta del materiale di una cintura era dettata solo ed esclusivamente dal prezzo, senza conferirgli il benché minimo valore.


Mi ricordo ancora di quando, qualche anno fa, sono andato nello showroom di un mio cliente, un brand internazionale di valigie, perché dovevamo iniziare una nuova collaborazione; mi ha fatto vedere alcune cinture che stava facendo produrre ad un mio “concorrente”, se così si può chiamare, e mi accorgo con uno sguardo che quella cintura marchiata vera pelle era in realtà in sintetico.

Puoi solo immaginare lo stupore del buyer quando gliel’ho detto: non poteva crederci.

Allora ho preso la cintura e l’ho smontata e gli ho fatto vedere come la cintura fosse in realtà in sintetico e non in pelle.


Il tutto perché aveva chiesto una cintura in pelle ad un prezzo contenuto. E il fornitore furbo l’aveva realizzata in sintetico, mantenendo il prezzo basso, ma marchiandola vera pelle. Furbo lui.


Se segui il mio canale YouTube sai che di questo tema ne ho parlato ampiamente nel video “La pelle è tutta uguale? Ecco un'arma per smascherare i fornitori furbetti“ e sappi che io sono come Paganini e quindi non mi ripeterò.


Ma sfortunatamente i casi in cui il sintetico viene marchiato come vera pelle in una cintura sono all’ordine del giorno; infatti, giusto per fare un altro esempio, a Gorizia è stata smantellata una rete cinese del falso con 5 denunciati e 7000 articoli sequestrati. Il prezzo spaventosamente sottomercato e l’aspetto hanno subito insospettito le Fiamme Gialle che hanno fatto analizzare la merce e hanno così scoperto che era composta in materiale sintetico (o solo in minima parte in pelle).


E come ti spiegavo nel video, non è solo la denuncia che ti dovrebbe spaventare ma anche le conseguenze penali che ne derivano.

Devi stare più che attento, anche perché distinguere a vista un sintetico da una pelle è un compito difficile anche per gli addetti ai lavori.


Se infatti il tuo fornitore ti presenta un materiale sapresti riconoscerlo con uno sguardo? O con un tocco?


No e potrebbe capitare a chiunque, anche ai più esperti, perché il problema è che ormai i furbetti si sono specializzati talmente tanto nella produzione di materiali “copia” che è impossibile distinguerli alla sola vista.


Ma prova a pensare a cosa succederebbe se un tuo cliente dovesse farti causa perché la sua cintura in pelle si rompe. O se dovesse anche solo fare una segnalazione alle associazioni di categoria.

La cintura sarebbe fatta analizzare da centri specializzati e il responso non ti lascerebbe via di scampo. E a quel punto sarebbero cazzi.


Questo errore per la tua azienda si tradurrebbe in una sanzione amministrativa da un minimo di 1500 € ad un massimo di 20000 €, ma non finirebbe qui. La colpa ricadrebbe anche sui punti vendita che hanno acquistato le cinture con il tuo marchio e per loro la sanzione andrebbe da 700 € a 3500 €. A punto vendita.


E su chi pensi si rivarranno? Sulla tua azienda.

E su chi si sfogherà il tuo responsabile? Su di te.

Tu potrai sfogarti sul tuo fornitore, ma quali alternative hai se non cambiarlo?


Potresti richiedergli di pagare tutti i danni che ti ha arrecato, ma probabilmente non li salderebbe mai se non dopo lunghe e costose cause.


Ti ho fatto proprio l’esempio della rottura di una cintura perché è la più comune tra le situazioni che potrebbe capitare con una cintura in sintetico e il perché lo vedremo più avanti.


Ma come puoi difenderti se non sai neanche che qualcuno ti sta truffando?

Sicuramente devi tenere sempre aperti gli occhi e le orecchie alzate e scegliere un fornitore serio, che ci metta la faccia, e che ti ispiri fiducia.

Ma sappiamo che questo da solo non basta.


Nel mio piccolo, infatti, ho deciso di svelarti alcuni dei trucchi che utilizzo per distinguere una cintura in pelle da una in sintetico di modo che tu possa affinare la tua capacità di investigatore.


Il primo trucco è la prova del fuoco.

Ti basta prendere una cintura, smontare la fibbia, tagliare un piccolo pezzo di cintura e avvicinarla ad una fiamma: se il materiale brucia si tratta di un sintetico mentre se raggrinzisce e si carbonizza senza prendere fuoco si tratta di pelle. Mi raccomando, fai questa prova in totale sicurezza, non voglio avere incendi e chiamate ai vigili del fuoco sulla coscienza.


Un'altra prova molto meno invasiva e appariscente, che puoi fare anche in ufficio o di fronte al tuo fornitore è quella di affondare un’unghia nel materiale: se il materiale resta segnato si tratta di un sintetico, se invece il solco pian piano scompare si tratta di vera pelle.


Una terza prova è quella del peso specifico: la pelle essendo una spoglia animale ha un peso specifico molto importante, pesa mentre il sintetico essendo un derivato della plastica è estremamente leggero.


Se questi indicatori ti lasciano ancora qualche dubbio puoi sempre guardare i fori regolatori: questi fori sono un vero e proprio foro d'ispezione per controllare all'interno se si vedono le fibre della pelle oppure se siamo di fronte ad uno strato compatto e a volte spugnoso, come si presentano solitamente tutti i sintetici.

ree

Come diceva Agatha Christie, la celebre scrittrice di gialli: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova»; in questo caso gli indizi che ti ho fornito sono addirittura quattro e, se guardi il mio nuovo video su YouTube, te ne svelo anche altri, che possono essere utili per chi ha l’occhio e la mano già allenati.


Se proprio volessimo essere precisi esisterebbe un ulteriore indizio, che si ricollega al ritrovamento della scarpa in Armenia, ed è la durata. Ovviamente questo non è un indicatore che si può verificare in anticipo, ma la dice lunga sulla qualità della materia prima utilizzata perché come ti accennavo all’inizio la pelle può durare fino a 100 anni prima di iniziare a sgretolarsi.

Se ho condiviso con te questi miei segreti del mestiere è perché, come ti ho già detto in precedenza, io voglio essere sincero con i miei clienti e stringere una vera e propria collaborazione. Non voglio essere visto come un mero produttore ma come un partner.


In fondo siamo in due e se lavoriamo bene, senza inganni o sotterfugi, guadagniamo entrambi.

Alla fin dei conti se tu vendi di più, venderò di più anche io e quindi ho tutto l’interesse affinché tu e i tuoi clienti abbiate il miglior prodotto possibile per la fascia prezzo che intendi proporre.


Non si parlerà sempre di Rolex, ma anche di Casio: la fascia prezzo che intendi proporre non importa, o meglio, troveremo sempre il giusto equilibrio tra materie prime di qualità, lavorazioni e stile per poter produrre un prodotto con ampi margini di sell-out.


È per questo che tra i miei clienti ci sono brand che collaborano con me e il mio staff da moltissimi anni.


Ora, visto che il mio obiettivo è quello di aiutarti a migliorare le vendite del tuo brand, voglio che tu sia onesto con me e che tu decida di contattarmi solo se sei realmente pronto a fare quel passo in più che ha permesso a molti miei clienti di aumentare il proprio sell-out e i propri margini.

Infatti come ti ho spiegato nella sezione “Chi sono”, il primo step di ogni nuova collaborazione è quello di conoscerci perché io studio ogni collezione su misura per uno specifico cliente in base ai suoi valori, al suo DNA, al target di riferimento e alla fascia di prezzo ottimale.


Come vedi non lascio nulla al caso: voglio che tu non debba preoccuparti della produzione delle cinture una volta che avremo iniziato la nostra collaborazione.

E per toglierti anche il più piccolo sassolino dalla scarpa ti offriamo anche la nostra garanzia.

ree

In che cosa consiste? In una carta di identità dove trovi vita, morte e miracoli della cintura: dal tipo di materiale utilizzato sia per lo strato superiore che per la fodera alla provenienza dei grezzi, dal tipo di metallo utilizzato per la fibbia alla sua finitura come galvanica.


E tutto questo per ogni campione di cintura che ci viene ordinato e senza che tu ne debba fare richiesta: preferisco inviarla a prescindere, per evitare che si formi anche il più minimo dubbio in merito a me, al mio team e alla nostra collaborazione.


Ora la scelta è tua. Continuerai a sognare il tuo fornitore ideale o sei pronto ad averlo per davvero?

Cinquemila e cinquecento. 5500.


Questa è l’età della scarpa in pelle più antica mai ritrovata al mondo.

Scoperta all’interno di una grotta nella provincia di Vayotz Dzor in Armenia e conservata nel Museo Nazionale di Storia di Erevan, non solo è la scarpa in pelle più antica ritrovata al mondo ma anche uno tra i reperti in pelle più antichi.

E tutti gli studiosi del mondo hanno gridato al miracolo.

ree

Infatti, normalmente gli oggetti in pelle (cinture comprese) possono durare fino a 100 anni, ovviamente se prodotti con pelli di ottima qualità e ottima concia e conservati con cura.


E capisci bene che tra 100 e 5500 la differenza è abissale.


Ma perché ti ho portato in Armenia?


Perché essendo io un pellettiere ci tengo a far percepire quanto la pelle sia un materiale prezioso, che va rispettato.

Nella mia carriera ho assistito più di una volta a scene in cui la scelta del materiale di una cintura era dettata solo ed esclusivamente dal prezzo, senza conferirgli il benché minimo valore.


Mi ricordo ancora di quando, qualche anno fa, sono andato nello showroom di un mio cliente, un brand internazionale di valigie, perché dovevamo iniziare una nuova collaborazione; mi ha fatto vedere alcune cinture che stava facendo produrre ad un mio “concorrente”, se così si può chiamare, e mi accorgo con uno sguardo che quella cintura marchiata vera pelle era in realtà in sintetico.

Puoi solo immaginare lo stupore del buyer quando gliel’ho detto: non poteva crederci.

Allora ho preso la cintura e l’ho smontata e gli ho fatto vedere come la cintura fosse in realtà in sintetico e non in pelle.


Il tutto perché aveva chiesto una cintura in pelle ad un prezzo contenuto. E il fornitore furbo l’aveva realizzata in sintetico, mantenendo il prezzo basso, ma marchiandola vera pelle. Furbo lui.


Se segui il mio canale YouTube sai che di questo tema ne ho parlato ampiamente nel video “La pelle è tutta uguale? Ecco un'arma per smascherare i fornitori furbetti“ e sappi che io sono come Paganini e quindi non mi ripeterò.


Ma sfortunatamente i casi in cui il sintetico viene marchiato come vera pelle in una cintura sono all’ordine del giorno; infatti, giusto per fare un altro esempio, a Gorizia è stata smantellata una rete cinese del falso con 5 denunciati e 7000 articoli sequestrati. Il prezzo spaventosamente sottomercato e l’aspetto hanno subito insospettito le Fiamme Gialle che hanno fatto analizzare la merce e hanno così scoperto che era composta in materiale sintetico (o solo in minima parte in pelle).


E come ti spiegavo nel video, non è solo la denuncia che ti dovrebbe spaventare ma anche le conseguenze penali che ne derivano.

Devi stare più che attento, anche perché distinguere a vista un sintetico da una pelle è un compito difficile anche per gli addetti ai lavori.


Se infatti il tuo fornitore ti presenta un materiale sapresti riconoscerlo con uno sguardo? O con un tocco?


No e potrebbe capitare a chiunque, anche ai più esperti, perché il problema è che ormai i furbetti si sono specializzati talmente tanto nella produzione di materiali “copia” che è impossibile distinguerli alla sola vista.


Ma prova a pensare a cosa succederebbe se un tuo cliente dovesse farti causa perché la sua cintura in pelle si rompe. O se dovesse anche solo fare una segnalazione alle associazioni di categoria.

La cintura sarebbe fatta analizzare da centri specializzati e il responso non ti lascerebbe via di scampo. E a quel punto sarebbero cazzi.


Questo errore per la tua azienda si tradurrebbe in una sanzione amministrativa da un minimo di 1500 € ad un massimo di 20000 €, ma non finirebbe qui. La colpa ricadrebbe anche sui punti vendita che hanno acquistato le cinture con il tuo marchio e per loro la sanzione andrebbe da 700 € a 3500 €. A punto vendita.


E su chi pensi si rivarranno? Sulla tua azienda.

E su chi si sfogherà il tuo responsabile? Su di te.

Tu potrai sfogarti sul tuo fornitore, ma quali alternative hai se non cambiarlo?


Potresti richiedergli di pagare tutti i danni che ti ha arrecato, ma probabilmente non li salderebbe mai se non dopo lunghe e costose cause.


Ti ho fatto proprio l’esempio della rottura di una cintura perché è la più comune tra le situazioni che potrebbe capitare con una cintura in sintetico e il perché lo vedremo più avanti.


Ma come puoi difenderti se non sai neanche che qualcuno ti sta truffando?

Sicuramente devi tenere sempre aperti gli occhi e le orecchie alzate e scegliere un fornitore serio, che ci metta la faccia, e che ti ispiri fiducia.

Ma sappiamo che questo da solo non basta.


Nel mio piccolo, infatti, ho deciso di svelarti alcuni dei trucchi che utilizzo per distinguere una cintura in pelle da una in sintetico di modo che tu possa affinare la tua capacità di investigatore.


Il primo trucco è la prova del fuoco.

Ti basta prendere una cintura, smontare la fibbia, tagliare un piccolo pezzo di cintura e avvicinarla ad una fiamma: se il materiale brucia si tratta di un sintetico mentre se raggrinzisce e si carbonizza senza prendere fuoco si tratta di pelle. Mi raccomando, fai questa prova in totale sicurezza, non voglio avere incendi e chiamate ai vigili del fuoco sulla coscienza.


Un'altra prova molto meno invasiva e appariscente, che puoi fare anche in ufficio o di fronte al tuo fornitore è quella di affondare un’unghia nel materiale: se il materiale resta segnato si tratta di un sintetico, se invece il solco pian piano scompare si tratta di vera pelle.


Una terza prova è quella del peso specifico: la pelle essendo una spoglia animale ha un peso specifico molto importante, pesa mentre il sintetico essendo un derivato della plastica è estremamente leggero.


Se questi indicatori ti lasciano ancora qualche dubbio puoi sempre guardare i fori regolatori: questi fori sono un vero e proprio foro d'ispezione per controllare all'interno se si vedono le fibre della pelle oppure se siamo di fronte ad uno strato compatto e a volte spugnoso, come si presentano solitamente tutti i sintetici.

ree

Come diceva Agatha Christie, la celebre scrittrice di gialli: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova»; in questo caso gli indizi che ti ho fornito sono addirittura quattro e, se guardi il mio nuovo video su YouTube, te ne svelo anche altri, che possono essere utili per chi ha l’occhio e la mano già allenati.


Se proprio volessimo essere precisi esisterebbe un ulteriore indizio, che si ricollega al ritrovamento della scarpa in Armenia, ed è la durata. Ovviamente questo non è un indicatore che si può verificare in anticipo, ma la dice lunga sulla qualità della materia prima utilizzata perché come ti accennavo all’inizio la pelle può durare fino a 100 anni prima di iniziare a sgretolarsi.

Se ho condiviso con te questi miei segreti del mestiere è perché, come ti ho già detto in precedenza, io voglio essere sincero con i miei clienti e stringere una vera e propria collaborazione. Non voglio essere visto come un mero produttore ma come un partner.


In fondo siamo in due e se lavoriamo bene, senza inganni o sotterfugi, guadagniamo entrambi.

Alla fin dei conti se tu vendi di più, venderò di più anche io e quindi ho tutto l’interesse affinché tu e i tuoi clienti abbiate il miglior prodotto possibile per la fascia prezzo che intendi proporre.


Non si parlerà sempre di Rolex, ma anche di Casio: la fascia prezzo che intendi proporre non importa, o meglio, troveremo sempre il giusto equilibrio tra materie prime di qualità, lavorazioni e stile per poter produrre un prodotto con ampi margini di sell-out.


È per questo che tra i miei clienti ci sono brand che collaborano con me e il mio staff da moltissimi anni.


Ora, visto che il mio obiettivo è quello di aiutarti a migliorare le vendite del tuo brand, voglio che tu sia onesto con me e che tu decida di contattarmi solo se sei realmente pronto a fare quel passo in più che ha permesso a molti miei clienti di aumentare il proprio sell-out e i propri margini.

Infatti come ti ho spiegato nella sezione “Chi sono”, il primo step di ogni nuova collaborazione è quello di conoscerci perché io studio ogni collezione su misura per uno specifico cliente in base ai suoi valori, al suo DNA, al target di riferimento e alla fascia di prezzo ottimale.


Come vedi non lascio nulla al caso: voglio che tu non debba preoccuparti della produzione delle cinture una volta che avremo iniziato la nostra collaborazione.

E per toglierti anche il più piccolo sassolino dalla scarpa ti offriamo anche la nostra garanzia.

ree

In che cosa consiste? In una carta di identità dove trovi vita, morte e miracoli della cintura: dal tipo di materiale utilizzato sia per lo strato superiore che per la fodera alla provenienza dei grezzi, dal tipo di metallo utilizzato per la fibbia alla sua finitura come galvanica.


E tutto questo per ogni campione di cintura che ci viene ordinato e senza che tu ne debba fare richiesta: preferisco inviarla a prescindere, per evitare che si formi anche il più minimo dubbio in merito a me, al mio team e alla nostra collaborazione.


Ora la scelta è tua. Continuerai a sognare il tuo fornitore ideale o sei pronto ad averlo per davvero?


 
 
 

Comments


© 2021 -DanKe Pelletteria s.r.l. Sede legale: Corso Europa 25 24020 Scanzorosciate (BG) - 

Sede operativa: Via Don Emilio Mazza, 1 24020 Gorle (BG) - P.IVA e C.F.: 04416120162

CCIAA N. REA BG - 461301 PEC: danke.pelletteria@legalmail.it

bottom of page